Creare a Parma una scuola permanente per formare i futuri tecnici dell’industria molitoria: questo l’obiettivo dell’iniziativa promossa da Italmopa (Associazione Industriali Mugnai d’Italia), Antim (Associazione Nazionale Tecnici Industria Molitoria), Upi (Unione Parmense degli Industriali) e Università degli Studi di Parma.
Il progetto mira ad avviare e consolidare entro il 2021 un’offerta formativa innovativa e professionalizzante, dedicata alle tecnologie di prodotto e di processo e ai modelli organizzativi e gestionali dell’industria molitoria.
Una scuola, quindi, rivolta a chi è interessato a entrare nel mondo professionale dell’Arte bianca e delle semole, ma anche agli operatori già attivi sul campo in un’ottica di aggiornamento continuo. Ce ne parla, nel dettaglio, il presidente Antim, Lorenzo Cavalli.
Fervono i preparativi per un percorso formativo promosso da Italmopa in sinergia con Antim, upi, Cisita Parma e Università di Parma
Presidente, potrebbe illustrarci lo sviluppo di questo progetto?
Dovevamo colmare la lacuna formativa lasciata dalle scuole storiche. Penso, ad esempio, alla Scuola di Arte bianca di Torino che ha forgiato molti mugnai di livello, oggi impiegati in imprese di alto profilo.
Il “Beccari” è ancora un eccellente istituto, ma si è focalizzato più sull’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera. Serviva, quindi, una scuola dedicata in modo specifico alla produzione di farine e semole, per formare i mugnai di domani.
Ma quale sarà la differenza tra questa scuola e i corsi che già si tengono all’interno delle imprese molitorie o costruttrici di impianti?
continua…
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